Le psicotecnologie hanno reso:
1 - più facile comunicare i contenuti emotivi
2 - l’interazione a distanza non lineare ma composta da quanti partecipano alla comunicazione
3 - possibile cambiare le forme di pensiero costituite dalle psicotecnologie precedenti, televisione e cinema, che avevano reso possibile a loro volta la creazione di un inconscio comune. Esso perde la modalità esclusivamente manipolatoria con l’interattività, momento critico dei sistemi di comunicazione a distanza e caratteristica rivoluzionaria che permette l’evoluzione ora descritta
4 - ipotizzabile la modifica di una abitudine socialmente condivisa da più di 2000 anni: il privilegiare un emisfero (il sinistro) detto dominante del cervello umano dell’uomo occidentale.
Considerazioni
Ma soffermiamoci sui primi tre punti: il ritorno del linguaggio ‘del cuore’, di cui testimoniano l’efficacia comunicativa il successo di Nicolas Sarkozy in Francia, e l’affermazione inaspettata nella corsa alla Casa Bianca di Barack Obama. Per quanto riguarda poi il secondo punto, citerò il ‘V-day’ di Beppe Grillo, come esempio di richiamo delle iniziative dei blog politici molto frequentati dagli internauti. Sul terzo capoverso infine, trovo affascinante pensare che in un futuro non troppo lontano si possa aprire la frontiera dell’interattività: essa muterebbe i termini della comunicazione, ma già si avvertono spinte rinnovatrici del linguaggio e l’esserci interattivamente modifica la formulazione dei messaggi: partecipare è il messaggio.
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